Le zanzare appartengono all’ordine dei ditteri il cui ciclo biologico è costituito dalle fasi: uovo, larva, pupa, adulto.
Le malattie trasmesse dalle zanzare costituiscono un importante problema di sanità pubblica: l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che ogni anno causino oltre 1 milione di morti e che rappresentino circa il 17% dei casi totali di malattie infettive.
Per questo motivo prevenire le infestazioni di zanzare è fondamentale.
In Italia sono le specie più diffuse sono:
Perché si generano le infestazioni di zanzare?
La massiccia presenza di queste specie negli ambienti urbani è causata da diversi fattori:
- Proficua capacità riproduttiva: le zanzare depongono uova resistenti all’essiccamento. Inoltre, sono generalmente favorite dai cambiamenti climatici sempre più intensi.
- Habitat: Le zanzare riescono a compiere il ciclo di sviluppo larvale in piccoli contenitori con poca acqua stagnante. Questo è vero sia negli habitat naturali come buchi nei tronchi degli alberi, cavità delle piante o pozze rocciose sia in habitat artificiali come secchi, sottovasi, caditoie, tombini ecc.
- Fonti di sostentamento: le zanzare hanno un’attitudine a pungere molti ospiti, tra cui l’uomo.
Perché fare la disinfestazione zanzare?
La presenza di zanzare nelle aree abitate dall’uomo genera problemi di diversa natura:
– Sanitari: le zanzare possono diventare vettori di numerose malattie virali. Alcuni esempi di malattie infettive a trasmissione vettoriale sono:
- West Nile: trasmessa dalla zanzara Culex pipiens è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo, nell’80% dei casi in modo asintomatico. Nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo influenzale. Nello 0,1% di tutti i casi, l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite.
- Chikungunya: trasmessa dalla zanzara Aedes albopictus è una malattia di origine virale. Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni, si possono manifestare sintomi simili a quelli dell’influenza, con febbre alta, brividi, nausea, vomito, cefalea e soprattutto importanti dolori articolari. Le complicanze più gravi sono rare e possono essere di natura emorragica o neurologica.
- Dengue: trasmessa dalla zanzara Aedes albopictus è una malattia simil-influenzale grave con complicanze potenzialmente letali se non diagnosticata tempestivamente.
- Zika: trasmessa dallaAedesaegypti la malattia provocata da questo virus è asintomatica nel 25% dei casi, oppure determina una sintomatologia lieve con sintomi come febbre lieve, eruzione cutanea, congiuntivite e cefalea.
– Danni d’immagine: Le zanzare, oltre che pericolose, possono essere molto fastidiose per la clientela, soprattutto nel settore HO.RE.CA.
Come capire se c’è un’infestazione in atto?
L’infestazione si nota dalla presenza di esemplari adulti e dalla presenza di larve nei siti riproduttivi. La Zanzara tigre tende a colonizzare tombini, grondaie intasate, sottovasi, piccoli recipienti d’acqua e cavità negli alberi.
La Zanzara comune predilige tombini, scantinati umidi, recipienti d’acqua e fossati.
La Zanzara comune, a differenza della Zanzara tigre, sverna da adulta trovando un posto in cui nascondersi e sopravvivere all’inverno.
Come combattere l’infestazione?
L’intervento di disinfestazione zanzare si sviluppa in questo modo:
1 – Sopralluogo: utile a valutare l’area da trattare e identificare la specie infestante.
2 – Lotta all’infestante: Le più efficaci tipologie di lotta sono la disinfestazione tramite insetticida larvicida e insetticida adulticida.
La lotta tramite larvicida consiste nell’applicazione di prodotti cosiddetti regolatori di crescita.
Quest’ultimi sono delle sostanze di sintesi che una volta ingerite dall’insetto agiscono sui meccanismi di sviluppo: in questo modo non si svilupperanno esemplari adulti.
Tali regolatori della crescita vengono diffusi sotto forma di “compresse” che vengono rilasciate in tutti i punti in cui è possibili trovare larve (tombini, ristagni d’acqua ecc). Questo metodo di lotta ha l’obiettivo di prevenire infestazioni massicce.
La lotta adulticida avviene invece tramite l’irrorazione di prodotti abbattenti attraverso macchinari atomizzatori. In base al luogo dell’infestazione verranno trattate aree e superfici diverse (cantine, vegetazione, ecc).
Si specifica che i trattamenti adulticidi sono consigliati solo in caso di presenze massicce di esemplari adulti in modo tale da ridurre tempestivamente le eventuali colonie portatrici di malattie patogene.
Consigli utili pre e post intervento
- Non stazionare nei luoghi di intervento durante il trattamento.
- Chiudere porte e finestre delle proprie abitazioni durante e nelle prime ore successive all’intervento.
- Non lasciare all’aperto cibi o altre sostanze commestibili durante l’intervento.
- Non lasciare stesi all’aperto vestiti o altri indumenti durante l’intervento.
- Porre in atto, dove necessario, gli opportuni accorgimenti affinché gli animali domestici non siano esposti, né possano venire a contatto con le sostanze disinfestanti fino alle tre ore successive al trattamento.
- Disattivare gli impianti di irrigazione dei giardini durante e almeno per le 24 ore successive al trattamento.
Culex pipiens molestus (Zanzara comune)
La zanzara comune è capace di sfruttare quasi ogni tipo di raccolta d’acqua dolce per riprodursi, in particolare quelle ad elevato carico organico come fognature, caditoie stradali, cisterne, fosse assorbenti e canalizzazioni a cielo aperto, così come raccolte d’acqua temporanea.
Il suo ciclo biologico dura dai 7 ai 10 giorni. Ha un raggio d’azione che va da 500 ai 2000 metri. Il picco della sua presenza si evidenzia nei mesi da giugno a settembre.
Aedes albopictus (Zanzara tigre)
La zanzara tigre colonizza principalmente i tombini del sistema di raccolta delle acque di superficie, che divengono i principali focolai larvali della specie.
Il suo ciclo biologico dura tre settimane in primavera e una settimana in estate. Ha un raggio d’azione che va da 200 ai 1000 metri. Il picco della sua presenza si evidenzia da fine luglio a metà settembre.
Anopheles
Questa zanzara colonizza le raccolte d’acqua limpide, soleggiate e con vegetazione.
Ha come focolai tipici le risaie, i canali d’irrigazione e le pozze isolate negli alvei dei fiumi. e abitudini di puntura delle Anopheles sono crepuscolari e notturne, le ore in cui in zone endemiche è più alto il rischio di contrarre la malaria.
Il ciclo vitale da uovo ad adulto avviene in 6-8 giorni.